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Grosseto
Al centro di una verde pianura costiera, Grosseto si staglia con il nitido disegno delle mura medicee perfettamente conservate. Pochi specchi d'acqua, affollati di uccelli migratori, restano a testimoniare un passato di paludi e malaria, ormai giustamente dimenticato. Sulle colline che bordano la pianura sorge l'etrusca Roselle, posta a controllo della valle dell'Ombrone e di antiche vie di comunicazione fra la costa e l'interno e punto di riferimento di un vasto territorio agricolo. La lunga e prospera vita della città continuò con i Romani, che la ricoprirono di edifici marmorei e la popolarono di statue, per spegnersi solo nel Medioevo inoltrato, quando il ruolo di città capoluogo passò, insieme con la sede vescovile, a Grosseto. Non si può negare che i secoli successivi siano stati segnati da spopolamento e abbandono, ma proprio quei periodi difficili hanno garantito la conservazione di uno straordinario paesaggio naturale, che ha nel Parco Naturale della Maremma l'esempio più noto e frequentato, ma certamente non l'unico.
Il legame con l'età etrusca e romana è tuttavia molto forte: la costa maremmana, da Roselle a Vulci, si caratterizzava già dal VII secolo a.C. per quella spiccata vocazione vitivinicola, ai nostri giorni nuovamente valorizzata. Oggi possiamo ricostruire le rotte del vino etrusco e poi romano che dagli antichi porti maremmani risalivano il Mediterraneo fino alla valle del Rodano, dove erano i Galli, conquistati dalla bevanda che non sarebbero stati in grado di produrre da soli per ancora molto tempo. Ma non è lontano il momento in cui anche il DNA delle viti antiche non avrà più segreti.
Siti e musei archeologici, paesaggi incontaminati, spiagge accoglienti, enogastronomia compongono perciò l'offerta culturale e turistica che il visitatore che sceglie Grosseto e la Maremma come sua meta si trova davanti, ma con il valore aggiunto della continuità con una grande tradizione storica.